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Distrofie Muscolari

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COSA SONO
Comprendono un ampio gruppo di malattie muscolari caratterizzate da debolezza muscolare, che interessa più frequentemente i muscoli del cingolo pelvico e del cingolo scapolare. Le persone colpite mostrano difficoltà ad alzare le braccia, sollevare pesi, fare le scale, alzarsi da terra, correre. Il decorso clinico è estremamente variabile, con forme gravi a insorgenza precoce e rapida progressione, e altre più lievi che non compromettono significativamente l’aspettativa di vita e l’autonomia motoria degli individui affetti. In genere, le forme infantili hanno una progressione più rapida. I sintomi sono comuni nei diversi sottotipi: a differenziare le varie malattie è la causa genetica.

Tra le distrofie muscolari le più frequenti sono:
  • distrofia muscolare di Duchenne e Becker
  • distrofia muscolare di Emery Dreifuss
  • distrofie muscolari dei Cingoli
  • distrofia muscolare facio-scapolo-omerale
  • distrofie muscolari distali
COME SI RICONOSCONO
Le distrofie muscolari possono essere trasmesse sia con meccanismo autosomico dominante (di solito uno dei genitori affetti trasmette la malattia al 50% dei figli) che recessivo (entrambi i genitori devono essere portatori non affetti del gene malattia perché il 25% dei figli sia malato), o con modalità legata all’X (Duchenne, Becker, Emery Dreifuss). Nell’ultimo caso, in genere solo i maschi (che hanno un solo cromosoma X) presentano i sintomi, mentre le femmine, a parte alcune eccezioni, risultano essere delle portatrici sane (perché possiedono un altro cromosoma X oltre a quello mutato, che può quindi compensarne le funzioni). La diagnosi si effettua a partire dall’osservazione clinica e può essere confermata tramite esami strumentali (elettromiografia, risonanza magnetica), al dosaggio dell’enzima creatinfosfochinasi (più elevato in caso di malattia), biopsia muscolare e infine analisi genetica. Nei casi in cui si conosca la mutazione responsabile della malattia è possibile eventualmente effettuare la diagnosi prenatale.

COME SI CURANO
Non esiste una terapia risolutiva. Si può tuttavia migliorare la qualità della vita dei pazienti con un’adeguata fisioterapia ed eventualmente con interventi di chirurgia ortopedica.



MEDICI REFERENTI per questa malattia

presso Ospedale San Raffaele

Ospedale San Raffaele - Milano, via Olgettina 60, 20132 Milano, Italia - Tel. 02 26 431
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