Malattia IgG4 correlata_ERN Re-CONNET COS’ÈLa Malattia IgG4-correlata (IgG4-RD) è una malattia fibrosante ad eziologia autoimmune descritta per la prima volta nel 2003. Si caratterizza per la comparsa di tumefazioni di natura fibrosa che possono coinvolgere uno o più organi contemporaneamente e presentare andamento cronico e recidivante/remittente. La malattia prende il nome dal caratteristico aumento dei livelli di IgG4 (immunoglobuline G di sottoclasse 4) evidenziabile agli esami del sangue.
COME SI RICONOSCE IgG4-RD può coinvolgere tutti i distretti anatomici anche se vi sono alcune sedi preferenziali di interessamento d’organo tra cui:
Non esistono esami di laboratorio diagnostici per la IgG4-RD anche se, nella maggior parte dei casi, elevati livelli di IgG4 sono evidenziabili agli esami del sangue. Esami radiologici come la Tomografia Assiale Computerizzata, la Risonanza Magnetica e la PET con fluorodeossiglucosio sono utili per stadiare la IgG4-RD ma la diagnosi definitiva non può prescindere da una biopsia del tessuto interessato - ove possibile - e dall’esame istologico.
CHI SI AMMALA
IgG4-RD è una malattia rara. In Italia si registrano tra i 5 e i 10 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. E’ più frequente negli uomini e si manifesta più spesso dopo i 40-50 anni. Raramente sono stati descritti casi pediatrici. Non sono note ad oggi identificate cause genetiche, ereditarie o ambientali alla base della IgG4-RD anche se un’esposizione lavorativa cronica a metalli, polveri e solventi sembra poter rappresentare un fattore di rischio. COME SI CURA E’ importante riconoscere tempestivamente la IgG4-RD nelle sue variegate presentazioni per evitare danni d’organo dovuti all’infiammazione e alla fibrosi, invalidità, inutili interventi di chirurgia maggiore e trattamenti chemioterapici. La IgG4-RD risponde infatti molto bene a farmaci immunosoppressori se riconosciuta precocemente prima che la fibrosi diventi irreversibile. La prima linea di trattamento prevede la somministrazione di cortisone. In caso di mancata risposta o di recidiva, è necessario introdurre altri immunosoppressori come il methotrexate o l’azatioprina. Rituximab (farmaco biologico a infusione endovenosa) ha dimostrato notevole efficacia nella IgG4-RD e viene, ad oggi, usato come seconda linea di trattamento nella maggior parte dei centri di riferimento per questa patologia.
PERCHE’ ESSERE SEGUITI ALL'OSPEDALE SAN RAFFAELE: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
Al San Raffaele un team di immunologi e reumatologi con esperienza decennale nella IgG4-RD segue i pazienti in un ambulatorio dedicato (IgG4-RD Clinic) in regime convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale. Siamo stati infatti i primi in Italia a descrivere la IgG4-RD nelle sue varie manifestazioni e seguiamo, ad oggi, la casistica nazionale più ampia di pazienti con questa patologia. Il nostro gruppo ha prodotto più di 100 lavori scientifici sulla IgG4-RD, ha partecipato alla stesura delle sue linee guida internazionali diagnostiche e terapeutiche, e ha ricevuto importanti finanziamenti per approfondirne le basi fisiopatologiche. In considerazione dei molteplici possibili interessamenti d’organo della IgG4-RD, la nostra Clinica coordina un team multidisciplinare di specialisti del San Raffaele con i quali tutti i casi vengono discussi in riunioni periodiche al fine di prendere le migliori decisioni possibili per ogni singolo paziente. Questo team multidisciplinare include, tra gli altri, gastroenterologi, epatologi, otorini, oculisti, pneumologi, neurologi, chirurghi pancreatici, epatobiliari e toracici. Da ultimo, in quanto centro di riferimento riconosciuto a livello nazionale e internazionale per IgG4-RD, è possibile rilasciare un’esenzione per malattia rara, contribuire a progetti di ricerca clinica e traslazionale, partecipare a sperimentazioni farmacologiche con terapie innovative, e prendere parte attiva nella creazione di documenti volti a ottimizzare la qualità di vita dei pazienti con IgG4-RD.
presso Ospedale San Raffaele |