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Sindrome di Lynch

COS’È
La sindrome di Lynch, nota anche come “cancro colorettale ereditario non poliposico” (Hereditary NonPolyposis Colon Cancer - HNPCC), è la più frequente sindrome ereditaria predisponente allo sviluppo di neoplasie colonrettali. E’ una sindrome ereditaria con trasmissione autosomica dominante caratterizzata da un aumento del rischio di sviluppare neoplasie in vari distretti del corpo anche ad insorgenza giovanile, le più frequenti a carico del colonretto e dell’utero (endometrio). Ulteriori neoplasie sono rappresentate dal tumore gastrico, mammario, ovarico, dell’intestino tenue, pancreas, prostata, vie urinarie (reni, ureteri, vescica), vie biliari, encefalo. La sindrome di Lynch è definita dalla presenza di una variante patogenetica (mutazione) germinale in uno dei geni di riparazione del DNA definiti geni del mismatch repair (MMR), MLH1, MSH2, MSH6, PMS2, o del gene EpCAM.

COME SI RICONOSCE
Criteri clinici, criteri istologici e/o algoritmi vengono utilizzati nella pratica clinica al fine di identificare gli individui con sospetto di sindrome di Lynch, i quali saranno sottoposti successivamente a test genetico per la diagnosi definitiva.
  • Criteri clinici: Criteri di Amsterdam, Criteri di Bethesta, Criteri di Kastrinos. Questi ultimi prendono in considerazione la storia personale di neoplasia del colonretto prima dei 50 anni, la familiarità per neoplasie del colonretto e di altri distretti corporei (utero, ovaio, stomaco, intestino tenue, tratto urinario, pancreas, vie biliari, encefalo) soprattutto se prima dei 50 anni.
  • Criteri istologici: immunoistochimica per le proteine del MMR, instabilità dei microsatelliti, BRAF
  • Criteri algoritmici: PREMM5

Il test genetico, effettuato tramite prelievo ematico, valuterà la presenza di varianti patogenetiche germinali a carico dei geni MLH1, MSH2, MSH6, PMS2, EpCAM mediante due tecniche di sequenziamento del DNA definite Next Generation Sequencing (NGS) e Multiplex ligation-dependent probe amplification (MLPA).

CHI SI AMMALA
Negli individui portatori di una variante patogenetica germinale in uno dei geni del MMR il rischio cumulativo di sviluppare una neoplasia in uno degli organi associati alla sindrome di Lynch, indipendentemente dalla presenza di neoplasia in altri organi, varia a seconda del gene mutato e con l’età:
  • Neoplasia colonrettale: il rischio varia dal 6% a 40 anni sino al 57% a 75 anni per MLH1, MSH2 MSH6; varia dal 3% a 70 anni sino al 10% a 75 anni per PMS2.
  • Neoplasia dell’endometrio uterino: il rischio varia dal 2% a 40 anni sino al 48% a 75 anni per MLH1, MSH2, MSH6; varia dal 10% a 60 anni sino al 13% a 75 anni per PMS2.

Minore è, invece, il rischio di sviluppare neoplasie a carico di altri distretti, tra i quali stomaco, mammella, ovaio, intestino tenue, pancreas, prostata, vie urinarie (reni, ureteri, vescica), vie biliari, encefalo.

COME SI CURA
Negli individui con sindrome di Lynch le strategie preventive sono volte ad identificare precocemente le lesioni pre-neoplastiche. Il pronto trattamento di queste ultime permetterà di prevenire lo sviluppo della neoplasia avanzata. La prevenzione consiste quindi nella regolare sorveglianza dei distretti corporei a rischio di sviluppare la neoplasia, in particolare il tratto gastrointestinale e quello uterino. La sorveglianza degli altri distretti è valutata caso per caso in base al quadro clinico e/o alla familiarità per neoplasia di quel distretto.




MEDICI REFERENTI per questa malattia

presso Ospedale San Raffaele

Ospedale San Raffaele - Milano, via Olgettina 60, 20132 Milano, Italia - Tel. 02 26 431
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